mal di testa da telefonino

Mamma mi fa male il collo! Mamma mi fa male la schiena! Mamma ho mal di testa! Quante volte avete sentito i vostri figli lamentarsi di questi problemi? Quante persone conoscete nella fascia d’età tra i 10 e i 30 anni che hanno questi problemi? La causa potrebbe essere all’interno delle loro tasche.

Gli smartphone e i tablet sono diventati una parte integrante della vita di molte persone. Ogni giorno guardiamo il telefono circa 150 volte. Oggi è difficile immaginare di vivere senza tutte le informazioni a portata di dito e la possibilità di interagire. Ciò nonostante, con tutti i vantaggi che ricaviamo dai dispositivi mobili, vi è il rischio di problemi di salute anche gravi.

Passiamo ore ed ore su diversi tipi di dispositivi, trascurando la nostra postura, assorti nel chattare via Whatsapp controllare le email o a postare su Facebook.

E’ probabile che se state leggendo quest’articolo sulla rivista, mentre siete appoggiati su un tavolino o seduti su una sedia con le gambe accavallate, avrete la testa inclinata in avanti e le spalle curve; se lo state leggendo sul telefonino o tablet, le vostre braccia saranno piegate ai fianchi; senza rendervene conto la vostra postura vi sta causando dolori/tensioni cervicali, rigidità alle spalle, e a lungo andare, mal di testa.

A questa situazione è stato attribuito il nome di “Text Neck”. Il termine si riferisce a una sindrome causata dal guardare il display del tablet o telefonino continuamente e per un lungo periodo, in posizioni scorrette.

Sindrome Text Neck

Il Dr. Fishman, un chiropratico americano, ha creato l’espressione ‘Text Neck‘ nel 2008, per spiegare le conseguenze delle ripetute sollecitazioni al corpo umano, causate dagli eccessivi usi dei dispositivi portatili di ogni genere.
Secondo il chiropratico, “Text Neck” è una sindrome da uso eccessivo o una lesione da stress ripetitivo, nella quale si ha la testa piegata in avanti e verso il basso a guardare il dispositivo mobile per lunghi periodi di tempo”.

Anche io che in questo momento sto scrivendo queste frasi sono un pò curvo sul mio portatile e mi ricordo “da giovane” di aver avuto delle posture scorrette durante le lezioni a scuola o durante i compiti a casa, ma nel tempo libero uscivo a giocare in cortile, ad arrampicarmi su gli alberi, a calciare un pallone in piazzetta…i giovani d’oggi invece dopo gli orari di scuola e i compiti si attaccano ai telefonini e ai videogame e non escono più…addirittura non si ritrovano più con i gruppi di amici perché comunicano con loro tramite i videogame con le cuffie e le chat. Lo stesso però vale per gli adulti a casa, al lavoro o in macchina, fermi ai semafori.

Non esiste un modo di calcolare il numero totale di persone che vivono con rigidità, dolore e tensione muscolare causata da Text Neck.
Anche se è un termine recente, la condizione si ripercuote in moltissime persone e incomincia a essere una crescente preoccupazione in tutto il mondo. Il termine, e la condizione di salute, derivano dall’insorgenza di degenerazione della colonna vertebrale cervicale scaturite dallo stress ripetitivo di una frequente flessione del capo in avanti e verso il basso, mentre si guardano gli schermi.

Attualmente, l’invio di messaggi di testo è diventato la forma dominante di comunicazione. Secondo The Wireless Association, le statistiche dimostrano l’aumento vertiginoso dell’invio di sms. Nel giugno 2006, solo negli Stati Uniti, ci furono 12,5 miliardi di messaggi di testi inviati mensilmente. Entro il giugno 2012, quel numero è arrivato a 196,9 miliardi.
Ogni giorno le persone dedicano circa 2-3 ore al giorno per comunicare e socializzare sui loro telefoni, e ancora più tempo guardando giù verso i loro dispositivi wireless per le ricerche web, i giochi interattivi e tanti altri usi. Quasi il 75% della popolazione mondiale usa uno smartphone.

Alcuni fatti interessanti

Il cranio umano pesa circa 5 kg in posizione neutrale (quando le orecchie sono esattamente sopra le spalle). Per ogni centimetro di inclinazione del capo in avanti, fuori dalla posizione neutrale, il peso della testa aumenta del 100%”. Quando i tessuti del collo vengono allungati per un lungo periodo di tempo, essi diventano dolenti e s’infiammano.

Tenendo la testa in una tale posizione si aggiungono fino a 14 kg di peso in più nel tratto cervicale superiore che, oltre a sovraccaricare le fibre superiori dei muscoli del trapezio, può portare la colonna vertebrale fuori allineamento.

Anche le persone di mezza età e oltre sono particolarmente suscettibili al Text Neck. La condizione è fondamentalmente un “trauma da usura”. Le persone nei loro 50-60 anni hanno meno resistenza muscolare, e le lesioni da uso eccessivo non guariscono rapidamente. Tali lesioni ai nostri tessuti molli sono anche più propense a ricorrere. Ciò non significa che i giovani sono meno a rischio.

Prendi un appuntamento

In sintesi, se non trattato, il Text Neck può provocare gravi danni permanenti, tra cui:

  • insorgenza precoce di artrite
  • danni a muscoli e nervi
  • degenerazione e disallineamento vertebrale
  • perdita della normale curvatura cervicale
  • compressione discale
  • ernia discale

Nella sindrome Text Neck è importante soprattutto la prevenzione. Prendere delle precauzioni per utilizzare correttamente i dispositivi mobili ci permette di godere la tecnologia senza subirne i danni. Ecco alcuni suggerimenti per ridurre i rischi:

  • Postura corretta. Tenere il telefono più in alto in modo che sia allineato con gli occhi ed i muscoli del collo non siano così impegnati. Anche le spalle devono essere rilassate quando s’interagire con lo schermo. Non inclinare in avanti il capo.
  • Utilizzare una docking station. (Piattaforma di collegamento per portatili) e custodia per i polsi per sostenere il peso del dispositivo mobile. Acquistare un auricolare.
  • Fare pause frequenti e regolari. L’uso eccessivo è un fattore chiave nel Text Neck, che è una lesione da sforzo ripetitivo e può essere facilmente prevenuta prendendo pause dal tuo dispositivo mobile ogni 15 minuti, alzando lo sguardo e riportando il collo in posizione neutrale. Ricordarsi di prendere una pausa ogni 10-15 minuti, fare una breve passeggiata per migliorare il flusso sanguigno.
  • Rimanere idratati. Una corretta idratazione diminuisce lo stress sui tessuti e sui dischi.
  • Comunicare con amici e familiari in altri modi. Lasciare un messaggio vocale, inviare e-mail, seduti in maniera corretta, dal computer Desktop, o meglio ancora, incontrarli in persona.
  • Fare esercizi focalizzati sulla postura. Esercizi come yoga e pilates migliorano il portamento, tonificano i muscoli e prevengono le sintomatologie dolorose conseguenti a posture scorrette e disturbi articolari. In questo modo, si diventa più consapevoli del modo di usare i dispositivi mobili e, nel tempo, si potrà migliorare molto la propria postura.

Trattamento

L’approccio chiropratico per Il trattamento della Sindrome Text Neck oltre alla prevenzione include aggiustamenti chiropratici per riallineare la colonna ed eventualmente esercizi mirati per rinforzare e stabilizzare la zona interessata. Il primo passo nel trattamento è fare una valutazione accurata. Se soffrite di cervicale e i dolori non si alleviano con il riposo o con esercizi fisici potete essere affetti da Text Neck. In casi in cui addirittura ci siano sintomi nelle spalle/braccia/mani potrebbero essere richieste ulteriori indagini.

La chiropratica può aiutare ad alleviare i dolori in breve tempo ma i risultati ottimali non saranno ottenuti fino alla rimozione della causa del problema. Per questo ribadiamo che è essenziale fare degli esercizi fisici per contribuire a migliorare la propria postura, rafforzare i muscoli cervicali e creare migliori abitudini per la vita quotidiana, passando a tenere il telefono in maniera corretta, specialmente nel modo in cui si visualizza il proprio dispositivo mobile, e per periodi più brevi.

 

Joseph Luraschi DC

Il mal di testa di origine cervicale è un problema che sta diventando sempre più comune al giorno d’oggi

Scoliosi

Quanti di voi si sono fatti almeno una volta questa domanda? Quanti di voi hanno ottenuto dal vostro chiropratico o osteopata di fiducia una risposta esauriente?

 

Con questo mio articolo vorrei finalmente sfatare questo mito e dare un po’ di chiarezza all’argomento perché ancora oggi ci sono tante incertezze su questa cosa e sarebbe bello riunire tutti sotto una stessa idea.

Metto subito le mani avanti nel dire che questo non è un articolo denigratorio nei confronti di una professione piuttosto che un’altra, ma un tentativo di evidenziare le potenzialità di entrambe le professioni e far capire a tutti che le due cose sono complementari.

Per capire bene le principali differenze tra chiropratica e osteopatia bisogna fare un passo in dietro e guardare con un’ottica più ampia cosa fanno e cosa non fanno i chiropratici e gli osteopati.

Personalmente, quando mi viene posta questa domanda, sorridendo dico che entrambi andiamo da un punto A ad un punto B però passando per strade diverse e la linea di demarcazione tra le due professioni è molto sottile.

Come in tutte le professioni del mondo ci sono diversi modi di lavorare e se state leggendo questo articolo probabilmente siete già pazienti di un chiropratico o di un osteopata; all’interno delle due professioni ci sono comunque delle differenze: c’è chi è più strutturale e chi è più funzionale, c’è chi fa degli aggiustamenti vertebrali in un modo, c’è chi li fa in un altro e addirittura chi non li fa proprio ma sceglie di agire sul sistema nervoso in altre maniere; per quanto riguarda gli osteopati c’è chi fa più manovre viscerali, chi fa più manovre craniali e chi fa più manipolazioni vertebrali.

Partiamo da un punto di vista puramente burocratico legislativo: in Italia la professione chiropratica è stata riconosciuta come una professione sanitaria di grado primario (LEGGE FINANZIARIA 2008 ARTICOLO 2, COMMA 355) quindi a tutti gli effetti il riconoscimento c’è, ci sono regioni che hanno convenzioni e altre che non le hanno ma purtroppo non c’è ancora una corso di studi universitario; il primo progetto ufficiale dovrebbe partire nel Settembre 2018 a Roma, gestito dalla LIFE Unversity e dall’Associazione Italiana Chiropratici (fino ad allora per diventare chiropratico bisognerà frequentare 5/6 anni di università all’estero per poi tornare in Italia a lavorare).

Per quanto riguarda la figura dell’osteopata invece in Italia ci sono delle scuole private che rilasciano un titolo di studio che purtroppo ancora oggi non ha valore legale, perché questo riconoscimento dal punto di vista burocratico legale ancora non c’è, quindi è come dire che la professione osteopatica in Italia non esiste, però questo discorso è valido solo per l’Italia perché per esempio in Svizzera o in Inghilterra gli osteopati, legalmente parlando, hanno lo stesso riconoscimento legale dei chiropratici.

Un’altra fondamentale differenza è il modo in cui si ottiene la laurea: per diventare chiropratico c’è una strada sola, inscriversi a uno dei tanti college di chiropratica riconosciuti dal C.C.E. (Council of Chiropractic Education) e fare un minimo di 5 anni a tempo pieno (oltre 5300 ore di studio frontale) per arrivare al conseguimento della laurea che offre il titolo di Doctor of Chiropractic, (D.C. o equivalente).

Questo è l’unico modo di diventare chiropratici: tutti gli altri fantomatici corsi che sono esistiti nel corso degli anni in Italia ed Europa, se non riconosciuti ed accreditati dal C.C.E. non hanno assolutamente nessun valore. (se siete già pazienti o volete diventarlo assicuratevi che chi vi sta mettendo le mani addosso abbia conseguito una laurea in uno dei college riconosciuti altrimenti non è un chiropratico).

Per diventare osteopata in Italia invece i modi sono diversi: il primo (quello più simile alla chiropratica) è quello di iscriversi in uno dei pochi college di osteopatia che offrono un corso completo sul modello di quello inglese e seguire un corso di studi della durata di 5 anni a tempo pieno, l’altro è quello così detto a tempo parziale dove i modi possono essere diversi:in alcuni si seguono le lezioni un weekend al mese per 3 anni, altri offrono corsi di studi 3 giorni alla settimana su tre anni di studi, altri ancora corsi serali più alcuni week end per 3 – 4 anni.

Purtroppo questa differenza di piano di studi causa non poche difficoltà anche all’interno della professione osteopatica stessa: infatti sono molto differenti sia la preparazione sia il modo di lavorare degli osteopati. (inoltre esiste ambiguità sul titolo rilasciato: in Inghilterra si consegue il Doctor of Osteopathy D.O., mentre in Italia si specula sul rilasciare un D.O, diploma di osteopatia).

Altra discriminante sul modo di lavorare degli osteopati in Italia è rappresentato dal fatto che molti osteopati hanno precedentemente conseguito un diploma di laurea in fisioterapia, massoterapia o scienze motorie (la vecchia ISEF) per poi decidere di andare avanti con l’osteopatia e questo, essendo molti esami stati accreditati dalle varie scuole, porta ad ulteriori riduzioni del tempo di studi del curriculum dell’osteopata.

Questo differente modo di arrivare alla laurea chiropratica e al diploma di osteopatia è una delle principali cause per le quali in Italia ci sono più di 8000 osteopati mentre i chiropratici sono meno di 300 e questo è successo tutto negli ultimi 15 anni.

Tutto questo sul piano burocratico, legale e universitario ma la questione rimane: che differenza c’è tra il chiropratico e l’osteopata?

Dobbiamo tornare indietro nel tempo, alla fine del 1800, più precisamente 1890 per l’osteopatia con il dottor Still e 1895 per la chiropratica con il dottor Palmer.

La professione medica dell’epoca, soprattutto negli Stati Uniti allora, non era assolutamente avanzata come in Europa, basta ricordarsi il periodo storico e per noi italiani è molto facile: chi non ha letto le storie di Tex Willer, della corsa all’oro, della conquista del West? Giusto, siamo in quell’epoca dove, al di fuori delle grandi città, la salute nei paesini dove non esisteva il dottore che era arrivato dalle città viaggiava sui carri trainati dai muli ed era amministrata dal barbiere del paese o dai venditori ambulanti che promettevano miracoli.

Bene in questo contesto storico nascono sia la chiropratica che l’osteopatia e Still e Palmer, che si conoscevano bene e si frequentavano spesso, sulla base di testi di medicina naturale e manipolazioni che arrivavano dall’Inghilterra elaborano le due teorie delle future professioni con una differenza fondamentale.

Still e l’osteopatia sostenevano che una difficoltà di circolazione del sangue nel corpo fosse all’origine dei problemi di salute del corpo.

Palmer e la chiropratica hanno messo invece la causa del problema sul un blocco della circolazione del messaggio nervoso e sui nervi schiacciati dalle vertebre (la famosa sublussazione).

Questa “diatriba filosofica” ha accompagnato tutta la storia dello sviluppo di queste due professioni parallele, simili ma filosoficamente differenti.

L’altra grande differenza che ha caratterizzato l’attuale situazione Europea e Italiana è la seguente: durante la seconda guerra mondiale gli Stati Uniti si trovarono a corto di medici da mandare al fronte e per fronteggiare questa penuria proposero alle due professioni più “mediche” il pieno riconoscimento della professione nel caso avessero accettato di fornire professionisti che andassero a fare i medici al fronte.

L’osteopatia accettò, la chiropratica no!

Risultato fu che le scuole di osteopatia cominciarono a sfornare osteopati che a tutti gli effetti erano medici e potevano prescrivere farmaci con la conseguente perdita di manualità e identità… risultato fu che l’osteopatia negli Stati uniti era praticamente sparita mentre la chiropratica, che aveva mantenuto la propria indipendenza ed identità, continuò a prosperare.

Questo ha determinato la nascita, per la chiropratica, di organismi molto severi su cosa insegnare (C.C.E.) uniformemente in tutte le università mondiali mentre questi standard non esistono per l’osteopatia e da qui la situazione italiana; per aprire un’università di chiropratica in Italia bisogna rispettare gli standard mondiali mentre non è questo il caso delle scuole osteopatiche che sono nate senza rispettare nessun criterio comune.

Vorrei concludere dicendo che non c’è una professione che è meglio dell’altra ma ci sono solo tecniche che per i pazienti funzionano meglio di altre.

Vi lascio con una piccola considerazione che spero vi farà sorridere: io sono chiropratico laureato presso l’Anglo Europran College of Chiropractic (Bournemouth, Inghilterra) e mia moglie è osteopata laureata presso la British school of Osteopathy (Londra, Inghilterra) e ci mettiamo le mani addosso a vicenda e il mal di schiena non sappiamo neanche cosa sia.

 

Joseph Luraschi D.C.

UNA COMUNE CAUSA DEL MAL DI SCHIENA

Il mal di schiena è un problema molto comune. Che sia di origine traumatica o non traumatica, che sia acuto o cronico, che abbia riferimento nelle gambe o solo nella fascia dorsale/lombare, le origini possono essere molteplici e non sempre facili da individuare. Il mal di schiena può essere acuto, se dura cioè da meno di tre mesi, o cronico se la sua durata va oltre.

Una delle cause più frequenti del mal di schiena cronico è la cosiddetta sindrome delle faccette articolari.

mal di schienaCosa sono le faccette articolari? Per capirlo meglio servono delle brevi nozioni di anatomia accessibili a chiunque con l’aiuto di un libro di anatomia o di Internet. La colonna vertebrale umana è composta da 7 vertebre cervicali, 12 vertebre dorsali (o toraciche), 5 vertebre lombari, 5 vertebre sacrali (fuse assieme in età adulta a formare l’osso sacro) e 4/5 vertebre coggigee, molto più piccole e anch’esse fuse assieme. Ogni vertebra è composta anteriormente da un corpo centrale ovale sulle cui superfici superiore e inferiore si attaccano i dischi intervertebrali. I due peduncoli attaccati al corpo della vertebra assieme alle due lamine posteriori creano l’arco vertebrale e il canale vertebrale all’interno del quale passano i nervi; attaccato posteriormente abbiamo il processo spinoso e lateralmente troviamo i processi trasversi. Lo scopo di questi spuntoni ossei è quello di fornire un punto d’ancoraggio ai tendini e ai legamenti.

Le faccette articolari si trovano nella parte posteriore di ogni vertebra, tra il processo spinoso e quello trasverso; due che guardano verso l’alto che formano la giuntura con la vertebra sopra e due che guardano verso il basso che formano la giuntura con la vertebra sotto. Ogni singola vertebra è attaccata a quella sopra e a quella sotto anteriormente tramite il disco intervertebrale e nella parte posteriore mediante le due faccette articolari (una su entrambi i lati della vertebra).

Nelle vertebre dorsali ci sono anche le faccette costali dove si attaccano le 12 paia di costole. Queste faccette articolari, chiamate anche zigapofisi, sono delle giunture di carattere sinoviale, ovvero giunture racchiuse sottovuoto da una capsula articolare con all’interno un liquido che permette lo scivolamento delle due parti su una membrana di cartilagine articolare. Tale iquido sinoviale può essere paragonabile, come consistenza, al bianco d’uovo; l’interno della capsula è rivestita dalla membrana sinoviale. Un esempio comune di giuntura sinoviale è il ginocchio. Come già noto la colonna vertebrale, tenuta assieme dai muscoli, è la nostra struttura portante che ci permette di stare in posizione eretta e ci dà mobilità.

La maggior parte del peso del nostro corpo è distribuito sui dischi intervertebrali. Le faccette articolari invece sono paragonabili a delle rotaie di un treno il cui scopo è quello di guidare il movimento delle vertebre, una sull’altra. Quando la capsula di queste faccette o la cartilagine interna si infiamma a causa di un trauma diretto o di una serie di stress ripetuti, si ha questa sensazione di dolore lombare aspecifico, riferito anche nei fianchi o nella zona paravertebrale. Altri sintomi comuni sono rigidità mattutina e dolore che aumenta con movimenti di torsione, di estensione o con piegamenti laterali della colonna; prolungati periodi in stazione eretta causano un peggioramento del dolore mentre generalmente piegandosi in avanti come per toccarsi i piedi è azione che reca sollievo.

 

faccetteLe faccette si possono anche irritare e infiammare a causa di un crollo vertebrale, quando cioè la vertebra si schiaccia a causa di un trauma compressivo, o di una diminuzione di volume del disco intervertebrale (composto all’80% da acqua); eventi, questi, che vanno ad aumentare la pressione sulla capsula delle faccette e di conseguenza sulla radice del nervo relativo a quel livello vertebrale causando sintomi simili a quelli della sciatica. Le persone che fanno un lavoro che richiede una prolungata stazione eretta o uno sforzo fisico di sollevamento e di torsioni ripetute saranno a rischio di soffrire di mal di schiena causato da sindrome di faccette articolari. Alcuni di questi lavori per esempio sono:

 

 

 

  • lavorare in un ristorante (sia in cucina che in sala);
  • lavorare in un magazzino o alla guida di un muletto;
  • lavorare nell’ambito sanitario (prendersi cura di persone anziane e/o con disabilità);
  • lavorare nell’ambito scolastico (da chi lavora all’asilo nido e solleva bambini in continuazione, a chi insegna a livello universitario stanno sempre in piedi).

Anche chi ha un lavoro più sedentario non è del tutto al sicuro; stare seduti tutto il giorno di fronte a un monitor in posizioni scorrette con le sedie sbagliate e il collo girato lateralmente per tenere la cornetta del telefono può mettervi a rischio di soffrire di sindrome delle faccette articolari cervicali; molto spesso infatti il monitor è da una parte e il telefono dall’altra. Un vizio che causa spesso rotazione del bacino e mal di schiena è l’accavallamento delle gambe o il tenere il portafogli nella tasca posteriore dei pantaloni e sedervisi sopra.

Come può il chiropratico adoperarsi per fronteggiare la sindrome delle faccette articolari e i sintomi che ne derivano?

Oltre agli aggiustamenti vertebrali mirati a riallineare la colonna e quindi a far funzionare meglio la muscolatura, diminuendo così lo spreco di energie necessarie a vivere una giornata intera di lavoro senza mal di schiena, il chiropratico può suggerire esercizi posturali mirati alla trazione e alla flessione. Mettendo dolcemente la colonna in trazione si può alleviare la pressione sulle faccette articolari e sulle terminazioni nervose. Fare delle applicazioni di ghiaccio nella parte centrale della colonna è sempre consigliato nelle prime fasi delle condizioni infiammatorie per diminuire l’eventuale gonfiore e l’infiammazione dei relativi legamenti e tendini attaccati alle vertebre.

Infine una riabilitazione mirata e un rinforzo muscolare locale vi aiuteranno a funzionare meglio. Cominciando con esercizi isometrici, coi quali il muscolo viene attivato e contratto ma non c’è movimento, per poi passare a quelli isotonici, ove il muscolo viene attivato e accorciato con una resistenza costante, la vostra postura migliorerà, anche se il nemico più difficile da sconfiggere sarà l’abitudine perché alla fine dei conti si tratta solo di aumentare la consapevolezza del proprio corpo e dei propri movimenti. Non è quello che facciamo ma è come lo facciamo.

gravidanza1Con il riconoscimento della chiropratica in Italia sempre più italiani si stanno affidando alle mani dei dottori in chiropratica per risolvere problemi relativi alla loro salute.

Quello che ancora purtroppo non tutti sanno è che proprio TUTTI possono trarre benefici dai trattamenti chiropratici, dai neonati a gli anziani, dagli atleti ai piu sedentari, senza dimenticare le donne in gravidanza.

Sfogliando le riviste di chiropratica o cercando sul web si possono trovare moltissimi studi e articoli interessanti riguardanti la chiropratica per neonati ma meno materiale sulla chiropratica per le donne in gravidanza.

Lo scopo di questo articolo è di aumentare la consapevolezza del fatto che le donne in gravidanza dovrebbero farsi controllare da un chiropratico piu di chiunque altro durante e dopo la gestazione.

Una delle migliori cose che si possa fare durante l’attesa è mantenere la colonna vertebrale libera da qualsiasi forma di sublussazione (una sublussazione vertebrale è quando due o piu vertebre perdono il loro normale allineamento, creando interferenze nella comunicazione nervosa, e irritazione ai nervi stessi che a loro volta influiscono sulla normale fisiologia del corpo); il chiropratico è in grado di individuare questi malallineamenti e rimuoverli.

Questo è importantissimo per una donna incinta perche dalla normale funzionalità fisiologica del suo corpo, sia a livello strutturale che a livello funzionale, dipenderà l’andamento del parto, la crescita e lo sviluppo del bambino.

Un sistema nervoso che ha delle interferenze non permette al cervello di comunicare liberamente con gli organi riproduttivi e tutti gli altri sistemi responsabili dello sviluppo del bambino.

Quando ciò accade c’è un incremento di possibilità di avere problemi durante lo sviluppo del feto.

E’ importante notare che non sempre queste interferenze al sistema nervoso causano dolore.

Il dolore è cio che rende queste sublussazioni più facilmente individuabili dai chiropratici.

A volte è presente l’interferenza del sistema nervoso senza avere dolore, perche solo una cellula ogni 10 ha l’abilità di trasmettere al cervello la sensazione che noi interpretiamo come dolore. Quindi è importante farsi controllare da un chiropratico per evitare dolori futuri.

“Quando abbiamo dolore è tardi, è successo qualcosa che si poteva prevenire”

Per chi non lo sapesse la chiropratica è totalmente non invasiva e non utilizza alcun farmaco, e i farmaci, sia prescritti che non, possono influire sullo sviluppo del feto.

Negli ultimi 100 anni la chiropratica ha aiutato numerose donne con la gravidanza, la nausea mattutina ma sopratutto con il parto. Ci sono studi che affermano che le donne in gravidanza che vengono trattate da chiropratici hanno un parto piu rapido e meno doloroso.

Le domande piu frequenti delle donne incinta sono:

  1. La chiropratica è una terapia sicura durante la gravidanza?
    I trattamenti chiropratici sono sicuri sia per le donne in attesa sia per i neonati
  2. È difficile ricevere un trattamento durante la gravidanza?
    Assolutamente no. Tutti i chiropratici durante i loro 5 anni di studi sono stati preparati per donne incinta e ci sono tavoli di lavoro specifici che si aggiustano a seconda del corpo delle donne per potersi sdraiare prone, e tecniche particolare per lavorare sulla colonna vertebrale senza mettere pressione sulla zona addominale.
  3. Fino a che punto della gravidanza posso ricevere un trattamento?
    Ci sono testimonianze di pazienti che hanno ricevuto trattamenti durante il travaglio poichè quello è il momento in cui ci sono i maggiori cambiamenti nell’area pelvica della donna.
  4. La cura della colonna vertebrale puo aiutare la depressione post parto?
    Per anni sono stati sottolineati gli effetti benefici della chiropratica sullo stress emotivo e sulle personalità dei pazienti. Depressione post parto è una cosa rara nelle donne che vengono trattate da chiropratici.
  5. Devo avere un problema per dover andare da un chiropratico?
    Assolutamente no! La chiropratica dovrebbe essere intesa di piu come un metodo di prevenzione, e i trattamenti dovrebbero essere periodici durante l’attesa, tanto quanto i controlli del proprio peso.
  6. Il mio bambino puo ricevere trattamenti chiropratici?
    Il primo vero trauma della vita di tutti noi è essere “tirati fuori per il collo”. Tenendo il proprio bambino controllato fin dalla nascita diminuisce la possibilità di problemi durante la crescita.

Non ci sono controindicazioni per il trattamento di donne in attesa, tutti i chiropratici sono in grado di aiutare le future mamme, e mantenere il corpo privo di interferenze è un ottimo sistema per chi sta cercando di rimanere incinta.

Durante la gravidanza avvengono numerosi cambiamenti fisiologici ed endocrinologici che preparano il corpo della madre ad ospitare lo sviluppo del feto, causando il malallineamento della colonna vertebrale o di una qualsiasi altra giuntura dello scheletro umano;

questi cambiamenti sono:

  1. La protrusione dell’addome e l’incremento della curvatura lombare.
  2. Cambiamenti pelvici.
  3. Adattamenti posturali.

posturali pelvici gravidanza2

Tenersi regolarmente controllati da un chiropratico durante la gravidanza è importante per mantenere l’allineamento pelvico perche un sistema pelvico non allineato puo compromettere la quantità di spazio disponibile per lo sviluppo corretto del bambino causando una cosidetta “restrizione intrauterina”, e ancora peggio può creare problemi per quando il bambino si deve girare per prepararsi per il parto. Quando ciò non avviene si dice “bambino podalico” (accade spesso che i bambini non si girano per il parto e si presentano con i piedi avanti invece della testa) anche in questo caso la chiropratica può essere d’aiuto.

bambino2Senza titolo

Oltre a quelli gia menzionati sopra, altri benefici della chiropratica durante la gestazione includono:

  • la riduzione della durata del travaglio e del parto
  • dare sollievo per i dolori lombari e sciatica
  • ridurre la possibilità di un parto cesario
  • diminuire gli attacchi di mal di testa (durante i 9 mesi di attesa, a causa dei cambiamenti posturali della donna incinta, avviene un incremento di stress nella zona cervicale e toracica causando problemi funzionali alla muscolatura risultando in fastidiose cefalee tensive )
  • aiutare a prevenire e a trattare i dolori causati da sindrome di tunnel carpale (la sindrome di tunnel carpale causa un doloroso formicolio e bruciore nel polso e nella mano e accade a circa il 20% delle donne incinta; questo è causato dal malallineamento delle ossa del polso causato a sua volta dai cambiamenti ormonali durante la gravidanza e dal gonfiarsi dei polsi)

Il chiropratico vi potrà anche aiutare dandovi esercizi di stretching specifici.

È in fine consigliabile, per le donne in gravidanza, di non passare troppo tempo sdraiate supine (a pancia in su) perche il peso del bambino potrebbe schiacciare le arterie principali che gli forniscono sangue, quindi assicuratevi che questo sia tenuto in considerazione dal vostro chiropratico; inoltre, siccome i farmaci possono alterare il modo in cui il vostro corpo reagisce ai trattamenti chiropratici, informate il vostro chiropratico di qualsiasi farmaco, inclusi vitamine e supplemento prenatali, che state prendendo.

Ricordate, la chiropratica non è solo per la vostra salute ma è sopratutto per quella del vostro bambino.

Per maggiori informazioni e per trovare il chiropratico piu vicino a voi consultate il sito www.chiropratica.it

Joseph Luraschi DC

 

 

Nella società odierna, i mal di testa sono una delle disfunzioni del sistema nervoso piu comuni.

Oltre il 90% della popolazione soffrirà almeno una volta di mal di testa nella propria vita e il 20% soffre di episodi diurni cronici di mal di testa. Non solo i mal di testa sono dolorosi, ma sono anche debilitanti. I mal di testa impongono fardelli sostanziali quali sofferenze personali, qualità di vita alterata e costi finanziari notevoli. Ripetuti attacchi di mal di testa, l’attesa, e quindi la paura del prossimo attacco danneggiano la vita familiare, sociale e lavorativa.

Ma cosa sono esattamente i mal di testa?

Un mal di testa è definito come dolore in qualsiasi parte della testa, incluso lo scalpo, la faccia (inclusa l’area orbitotemporale), e l’interno del cranio.
Stranamente però non è il cervello stesso che ha dolore. Il cervello e gran parte delle membrane che lo avvolgono non sono dotate di nocicettori e quindi non possono causare mal di testa. Le strutture responsabili del dolore sono le arterie e le vene cerebrali, i nervi all’interno del cranio (noti come nervi craniali) e i nervi che fuoriescono dalla colonna vertebrale cervicale. Quando queste strutture sono affette da una infiammazione, sono compresse meccanicamente, sono irritate o messe in tensione, possono causare mal di testa.

La chiave per un trattamento di successo per i mal di testa è trovare la causa esatta ed eliminarla. Ci sono molte differenti cause conosciute che danno mal di testa. Diamo una occhiata generale a queste cause.

Il corpo umano è disegnato in un modo fantastico per essere e stare in salute ed armonia perfetta.

Il nostro sistema nervoso coordina con immensa precisione tutti i complessi processi necessari al nostro corpo per difendersi contro gli aggressori della vita di ogni giorno. Ma quando il corpo non riesce a far fronte a questi disturbi, un allarme suona sotto forma di dolore. Quando una persona soffre di mal di testa, non è altro che il corpo che sta cercando di dirci che c’è qualcosa che non va.

Spesso vediamo il dolore come una cosa negativa, ma sta di fatto, che il dolore è un segnale che richiama all’attenzione dicendoci che c’è qualcosa che non va con la nostra salute. È come un allarme antincendio che parte quando c’è fumo.

È facile spegnere questo allarme prendendo qualsiasi tipo di medicinale, ma questo non va a cambiare la causa del dolore. È come spegnere l’allarme dove c’è fumo senza cercare da dove stia arrivando il fumo.

Presso lo studio C2 seguiamo un protocollo standard per trovare e correggere l’origine del mal di testa, per questo consideriamo 4 tipi principali di stress che influenzano il corpo.

  • Prima di tutto c’è lo stress strutturale. Problemi minori come una caviglia bloccata puo causare un aumento di tensione muscolare del corpo intero. Questo puo causare un cattivo allineamento pelvico, una rotazione lombare, una tensione cervicale che infine causerà dolore al collo e mal di testa. In questo caso non è sufficente manipolare il collo per risolvere i mal di testa perche il problema di fondo è la caviglia. Altri tipi di stress strutturali possono essere cattive occlusioni dentali, tensione della membrana durale, sublussazioni cervicali, torsione pelvica, etc.
  • Il secondo tipo di stress è quello chimico. Tutto cio che mangiamo, beviamo e addirittura annusiamo ha un’influenza sul corpo che puo causare mal di testa. Una semplice diminuzione di acqua della dieta giornaliera di una persona causa un notevole stress sul corpo. Impedisce ai reni e al fegato di funzionare a pieni regimi e disintossicare il corpo. La conseguenza di un accumulo di sostanze tossiche puo essere l’irritazione dei nervi craniali e delle arterie che porteranno al mal di testa.
  • Il terzo tipo di stress maggiori è lo stress emotivo. Il perfetto esempio di mal di testa causato da stress emotivo sono i mal di testa che compaiono dopo un periodo stressante al lavoro e quando finalmente arriva il weekend, questo viene rovinato dalla presenza di mal di testa.

Forti emozioni possono causare tensione muscolare che puo causare mal di testa ma che puo anche avere un effetto diretto sulle arterie cerebrali.

L’ultimo gruppo di stress maggiori è lo stress elettromagnetico. Lo stress elettromagnetico è causato da campi elettromagnetici come quelli creati da televisori, computer, cellulari, segnali radio e wifi, cavi di alta tensione, etc. Recenti studi scientifici hanno provato che anche il corpo ha un suo campo magnetico e circuito di energia, piu conosciuto come sistema dei meridiani. L’influenza di campi elettromagnetici esterni puo interferire con il sistema di energia elettromagnetica del nostro corpo risultando in diversi sintomi tra i quali il mal di testa.

I diversi tipi di mal di testa

Ora diamo un’occhiata da piu vicino ai tipi diversi di mal di testa. Al contrario della classica professione medica, noi allo studio C2 non usiamo la classificazione classica di mal di testa fornita dalla società internazionale dei mal di testa. Cerchiamo di avere un approccio con i mal di testa dal punto di vista piu pratico.

Mal di testa occipitali

I mal di testa occipitali, o mal di testa di tensione, sono i piu comuni con una prevalenza dell’80% nella popolazione. Sono caratterizzati da dolori alla base posteriore del cranio e collo. Sono causati da una irritazione dei nervi provenienti dalla spina dorsale subito sotto il cranio, i nervi suboccipitali. Questi nervi suboccipitali devono passare da una piccola apertura per emergere dalla colonna vertebrale e poi passare attraverso i muscoli che stabilizzano questa zona del collo. Di conseguenza, tutte le disfunzioni della cervicale e dei muscoli suboccipitali possono causare irritazione di questi nervi che a loro volta causano mal di testa.

Nella vita di ogni giorno abbiamo scoperto che una della cause principali delle disfunzioni cervicali a la semplice mancanza di acqua nella dieta di una persona.

Recenti studi hanno dimostrato che una semplice distorsione alla caviglia puo causare spasmi della muscolatura cervicale con mal di testa come conseguenza.

Mal di testa causati da allergie

Un’allergia è una reazione non appropriata ad un fattore ambientale ma molto spesso troviamo questi fattori anche nel cibo o nell’aria. L’approccio logico è quello di eliminare questo fattore che sta causando l’allergia (il cosidetto allergene) ma cio è difficile specialmente se non lo conosciamo con esattezza.

Tramite la chiropratica e la kinesiologia applicata al giorno d’oggi siamo in grado di determinare se esiste realmente la ipersensibilità ad un particolare prodotto. In questo caso possiamo dare consigli individuali per ridurre i mal di testa causati da queste allergie. Tipicamente queste reazioni si manifestano dopo aver ingerito o inspirato lo specifico allergeno o di notte durante il sonno, svegliando il paziente.

Un esempio di mal di testa da allergia sono le emicrania. Questo tipo di mal di testa è caratterizzato da un dolore pulsante che ricorre periodicamente, spesso unilaterale, con una durata dalle 4 alle 72 ore. Puo essere accompagnato da nausea, vomito, sensitività agli impulsi visivi (come la luce diretta), forti odori o suoni.

Spesso gli episodi di emicrania sono preceduti da prodromi come perdita di appetito, nausea, sbalzi di umore, etc. La causa piu comune di emicranie sono intolleranze alimentari. Prodotti come cioccolato, piante come pomodori, patate, melanzane e peperoni, derivati del latte come formaggio e yoghurt, carni come manzo, maiale e carni bianche, lievito, zucchero a diversi tipi di grassi come olii e grassi complessi, possono causare mal di testa ed emicranie.

Un altro tipo di mal di testa causato da intolleranze alimentari è mal di testa simile alla sinusite. Questi mal di testa sono caratterizzati da dolori sotto gli occhi e nelle zone frontali e maxillari. Molti dei prodotti elencati sopra sono spesso anche allergeni che causano infiammazione dei seni paranasali causando sinusite.

Emicrania

Il termine emicrania è molto spesso usato incorrettamente. Questo termine si riferisce ad un tipo di mal di testa causato da un disturbo vascolare che interferisce con la normale circolazione del cervello, e non con la severità del mal di testa. È caratterizzato da un continuo dolore di moderata intensità che normalmente non passa da parte a parte ed è spesso accompagnato da lacrimazione, congestione nasale o nausea.

Le cause dell’emicrania sono multiple ma molto spesso hanno tutte un carattere strutturale come una disfunzione della colonna vertebrale cervicale, piu specificatamente della seconda vertebra cervicale (C2), spasmo dei muscoli del collo (sternocleidomastoideo), disfunzioni della giuntura temporomandibolare o di tensione durale. Altre cause note sono la mancanza di sonno, disturbi ormonali o stress. Per molti individui è l’accumulo di molto problemi minori che causa un allarme a reazione del corpo sotto forma di mal di testa.

Mal di testa causati da cattiva occlusione dentale

Questo tipo di mal di testa è uno dei piu difficili da diagnosticare. Il principio fondamentale è di cercare di capire la natura dei dolori accusati dal paziente. Se cercassimo solamente di risolvere il dolore senza guardare la causa, come fanno gli antidolorifici, è solamente logico pensare che questi dolori riaffioreranno prima o poi. Uno dei principali sintomi del mal di testa causato da cattiva occlusione dentale, è quando un paziente non ostante una buona nottata di sonno si sveglia affaticato. Se la cattiva occlusione dentale non è corretta potranno occorrere altri sintomi come problemi alla vista e e all’udito.

Ma come fa una cattiva occlusione a causare un mal di testa? Ogni volta che mangiamo o ingoiamo qualcosa, i nostri denti si toccano in un modo ben preciso. Con una cattiva occlusione i muscoli masticatori cercano di correggere questo contatto scorretto dei denti. Questo causa contrazione e spasmo di questi muscoli masticatori e di conseguenza mal di testa. Se sono i denti anteriori che hanno un contatto scorretto i mal di testa saranno anteriori. Se il mal di testa invece è caratterizzato da pesantezza della testa ci possono essere multipli contatto scorretti. Presso lo studio C2 ogni dottore è istruito a capire tramite test muscolari se c’è presente una cattiva occlusione e se questa interferisce con la normale dinamica del corpo.

Mal di testa da stress

Questi sono i mal di testa che appaiono nella tarda mattinata o metà pomeriggio, dopo sforzi fisici, oppure durante i weekend e le vacanze. I pazienti che sono soggetti a questi mal di testa sono coloro che spingono le loro capacita mentali e fisiche fino al limite ogni giorno. E quando finalmente arriva il weekend, non sono capaci di rilassarsi e soffrono questo mal di testa.

Le persone che chiedono troppo dal loro corpo brucieranno tutta la loro energia. Gli serve quindi un caffè o dello zucchero o addirittura di un energy drink per pompare il loro sistema a fine mattinata o a metà pomeriggio. Altri sintomi associati a questo mal di testa sono alta sensibilità degli occhi alla luce, provare stanchezza o vertiggini presto al mattino.

Altre cause di mal di testa

Esistono comunque altri tipi di mal di testa diversi da quelli sopra menzionati. Ma questi mal di testa sono meno comuni e possono comunque essere riconosciuti dal vostro chiropratico. La causa piu comune di mal di testa secondari, causati ovvero da una malattia o infortunio, è un trauma alla colonna vertebrale cervicale come un colpo di frusta. Altre cause secondarie come cancro, malattie cardiovascolari o malattie neurologiche possono anchesse dare mal di testa ma sono estremamente rare. In caso di dubbio sulla causa esatta del vostro mal di testa, il chiropratico chiederà comunque, in accordo con il vostro medico, per esami complementari come radiografie o risonanze magnetiche per escludere malattie severe.

Recenti studi hanno dimostrato una connessione anatomica tra la membrana durale e la regione della colonna vertebrale cervicale alta. Questa connessione spiega i buoni risultati dei trattamenti chiropratici per i mal di testa. Quindi se soffrite di mal di testa, parlate con il vostro chiropratico e lui saprà cosa fare.

 

La Cura della Chiropratica

Cosa bisogna sapere e cosa si può fare

Con questo articolo vorrei fare un po’ di chiarezza su cos’è la scoliosi e come la si può migliorare con la chiropratica, essendo la colonna vertebrale il pane quotidiano di noi chiropratici.

La Cura della Chiropratica

Prima di capire la scoliosi bisogna rivedere l’anatomia della colonna vertebrale, perché troppo spesso il non sapere una cosa porta a spaventarsi di un’altra e al non sapere come agire.

La colonna vertebrale è composta da: 7 vertebre cervicali, 12 toraciche (o dorsali), 5 lombari, 5 sacrali che fuse assieme formano l’osso sacro e 4/5 coccigee che fuse assieme formano il coccige.

Queste vertebre si articolano tra di loro con i famosi “dischi intervertebrali” (ricordate l’ernia del disco?).

Guardando la colonna lateralmente ci sono curve anatomiche normali chiamate lordosi e cifosi che ci permettono di avere la mobilità che ci serve giorno per giorno per muoverci e per ammortizzare il peso della forza di gravità.

Mi capita molto spesso che alcuni pazienti si presentino nel mio studio dicendomi che hanno dolore perché hanno la lordosi o hanno la cifosi e mi verrebbe da sorridere e rispondergli “anche io ho la lordosi e la cifosi, anzi ne ho più di una, ho la lordosi cervicale e lombare, e ho la cifosi dorsale e sacrale” e mi trovo spesso a spiegare loro la terminologia da usare e questi paroloni che molto spesso li spaventano.

Quando invece guardiamo la colonna vertebrale dal davanti o da dietro dovremmo vedere una linea dritta dalla testa al bacino…ma non sempre è così.

La scoliosi è una deviazione, una curva laterale della colonna vertebrale non modificabile volontariamente che non salta fuori da un giorno all’altro, ma si sviluppa piano piano fin dall’infanzia, molto spesso in seguito o a un trauma o a un’asimmetria degli arti inferiori o ad una postura scorretta; se non la si fa controllare peggiora fino a causare una ovvia curvatura nella schiena che viene notata spesso o dai genitori o dal paziente stesso.

La parola deriva dal greco “skolios” che vuol dire storto, contorto.

Ci sono due tipi principali di scoliosi ed è importante capire il tipo di scoliosi prima di iniziare qualsiasi tipo di trattamento.

La bellezza del corpo umano e del sistema nervoso è che trova sempre un equilibrio e compensa per i problemi, quindi se la colonna ha una deviazione verso destra o verso sinistra nella parte inferiore, ci sarà una compensazione nella parte superiore delle spalle per mantenere la testa dritta affinché gli occhi e le orecchie siano orizzontali.

La maggior parte delle scoliosi ha una curva sola ma ci sono colonne che arrivano ad avere due o più curve.

I due tipi principali sono la scoliosi FUNZIONALE e la scoliosi STRUTTURALE.

La scoliosi funzionale si differenzia da quella strutturale con un semplicissimo test, facendo piegare il paziente in avanti come per toccarsi le punte dei piedi, la curvatura della schiena sparisce e la colonna si raddrizza; questo tipo di scoliosi è causato spesso o da una dismetria degli arti inferiori (per esempio una gamba più corta dell’altra), o da una torsione del bacino (per esempio stando sempre con le gambe accavallate o sedersi sempre col portafogli nella tasca posteriore dei pantaloni), o da una postura antalgica dovuta da una disfunzione o infiammazione articolare (per esempio una distorsione a una caviglia o a un ginocchio). Questo tipo di scoliosi è più facile da migliorare perché oltre alle correzioni manuali del chiropratico, il paziente può aiutare se stesso stando più attento alla propria postura e alle proprie abitudini sbagliate di ogni giorno.

L’altro tipo è la scoliosi strutturale; questa si differenzia dalla precedente perché facendo piegare il paziente in avanti a toccarsi le punte dei piedi rimane comunque la curvatura e si nota la classica “gobba” laterale causata dalla scapola e dalla gabbia toracica che “spingono” più da una parte che dall’altra.

Questa scoliosi è causata spesso da una deformazione di una o più vertebre che invece che svilupparsi e crescere cilindricamente si sviluppano in modo cuneiforme.

Altre cause meno note sono malattie neuromuscolari, paralisi o distrofie muscolari, poliomielite, ipotonia congenita, atrofia muscolare spinale e atassia di Freidrich. Non dimentichiamoci che la posizione delle ossa è determinata dalle tensioni muscolari; se un muscolo da una parte tira di più di quello dall’altra, l’osso si sposterà dalla parte del muscolo che tira di più.

Questo fenomeno può accadere anche dopo un trauma importante alla colonna. Se la curva della schiena non è corretta, va a instaurarsi un “circolo vizioso” che porta la scoliosi a peggiorare negli anni.

 

Le scoliosi sono definite e categorizzate sui referti delle radiografie, che ormai sono accessibili a chiunque, in base alla regione della colonna su cui influiscono (cervico-dorsale, dorsale, dorso-lombare, lombare) e in base alla direzione della curva (destro-convessa, sinistro-convessa).

Approfondendo lo studio della scoliosi sulle radiografie possiamo ricavare dei valori numerici che ci servono poi per monitorare i miglioramenti/peggioramenti della curvatura; il sistema di misurazione è quello di Cobb ed è espresso in gradi; si tracciano due linee lungo la parte superiore e inferiore delle vertebre dove inizia e finisce la curva, e si tracciano poi le loro perpendicolari, l’angolo che si forma tra le due perpendicolari è chiamato angolo di Cobb e ci indica la situazione in quel momento della scoliosi.

Generalmente le scoliosi cominciano prima della pubertà quando lo scheletro non è completamente formato e le giunture e ossa sono ancora “malleabili” e predilige il sesso femminile in rapporto di circa 7:1 rispetto a quello maschile.

 

Quali sono le conseguenze più importanti della scoliosi?

Innanzitutto un fattore estetico che può causare problemi di natura psicologica notevoli nel paziente che può avere vergogna nel mostrare il proprio corpo; il carico asimmetrico sulla colonna può causare nel tempo danni alle articolazioni, muscoli, tendini e legamenti provocando dolori artrosici.

L’asimmetria della gabbia toracica, causata dalla rotazione, può provocare una sindrome restrittiva della respirazione e causare complicazioni cardiopolmonari.

Senza dimenticare della deambulazione, i muscoli posturali normalmente lavorano in perfetta armonia per mantenerci in posizione eretta, quindi se camminando pendiamo più da un lato che dall’altro la muscolatura dalla parte opposta dovrà lavorare molto di più per compensare, aumentando il rischio di contratture muscolari e colpi della strega.

In cosa consiste il trattamento chiropratico per la scoliosi?

I trattamenti chiropratici hanno un notevole successo nel correggere la causa della disfunzione responsabile della deviazione del rachide; detto in parole più semplici riallineando quella vertebra che si è stortata e “rieducando” la muscolatura, si fa in modo che la scoliosi diminuisce progressivamente da sola.

Nel maggiore dei casi la manipolazione vertebrale è la terapia più adatta, a volte basta inserire un rialzino di 3/5mm nella scarpa dal lato della gamba “corta”, però possiamo scoprire se la gamba è realmente corta o se è il bacino ad essere in rotazione solo ed esclusivamente con una radiografia in ortostasi (in piedi) del bacino. Raramente la differenza di lunghezza delle gambe va oltre il centimetro.

Purtroppo molto spesso uno dei trattamenti maggiormente indicati è il busto ortopedico, il quale nei casi gravi è comunque meglio della chirurgia, però nei casi più lievi supporta la colonna vertebrale ma non permette ai muscoli posturali di lavorare correttamente quindi “raddrizza” la schiena ma nel momento in cui è tolto la struttura crolla perché i muscoli non sono in grado si funzionare in modo autonomo.

Un’altra causa comune di scoliosi è una mancata coordinazione muscolare che risale a quando eravamo bambini prima ancora di fare i primi passi; lo stadio del trascinarsi a quattro zampe, chiamato “cross crawl” è importantissimo per lo sviluppo della lateralizzazione cerebrale ovvero per lo sviluppo uguale della parte destra e sinistra del nostro corpo…purtroppo troppo spesso i genitori al giorno d’oggi cercano di far camminare i propri bambini in posizione eretta il prima possibile (anche con l’aiuto di vari girelli e altri giocattoli che li sorreggono per farli camminare pur non essendo pronti) privandoli della possibilità di sviluppare la muscolatura della colonna in modo proporzionato. Questo porta ad avere i muscoli paravertebrali da una parte della schiena più deboli che dall’altra permettendo alla colonna di curvarsi lateralmente e sviluppare la scoliosi.

Un appello a tutte le mamme: lasciate che i vostri bimbi vadano a gattoni il più a lungo possibile, non abbiate fretta di tirarli in piedi altrimenti avranno problemi più gravi da adulti.

I più grandi successi chiropratici per la scoliosi si ottengono nella fase iniziale di sviluppo; è per questo motivo che è importante far valutare e tenere sotto controllo i vostri figli dal chiropratico negli anni della crescita senza dimenticarsi che il primo vero trauma della nostra vita è la nascita.

Joseph Luraschi D.C.

Stent. Operazioni alle ginocchia. Risonanze magnetiche. Nuove ricerche dimostrano che alcuni test e procedure comuni non sono solo costose, ma possono essere piu dannose che benefiche.

Tratto da “Newsweek” agosto 22/29, 2011 Sharon Begley

(Articolo scritto da Sharon Begley e tradotto da Dr.Joseph Luraschi DC)

Il Dr Stephen Smith, emerito professore di medicina familiare della Brown University chiede al suo medico curante di non fare test del sangue PSA (antigene prostatico specifico) per la prostata ne annuali elettrocardiogrammi per diagnosticare irregolarita cardiache, poiche nessuno di questi due esami è stato dimostrato efficace per salvare vite. Al contrario, entrambi i test trovano spesso anomalie innoque che portano ad un odissea di altri test e procedure. La Dr.ssa Rita Redburg, professoressa di medicina all’universita della California, San Francisco, editrice dei prestigiosi Archivi di medicina interna, non ha intenzione di farsi fare delle mammografie regolari anche se ha passato il suo cinquantesimo compleanno. Redburg dice che risultano troppo spesso falsi positivi (macchie sospette che, dopo una biopsia, risultano essere innoque), tumori che vanno in remissione autonomamente e nessuna evidenza che questi test salvano vite.

Questi dottori non sono anti-medicina, non stanno cercando di risparmiare soldi e non stanno cercando di controllare i costi del servizio sanitario nazionale, che a 2.7 trillioni di dollari, contano il totale di un sesto di ogni dollaro speso. Prendersi cura troppo della propria salute spesso risulta in meno salute. “Ci sono molte aree della medicina dove il non testare, non investigare con radiazioni e non trattare da risultati migliori” dice la Dr.ssa Redburg. In altre parole, “fare di meno è fare di piu”. Gli Archivi di medicina interna, che sono posseduti dalla Associazione Americana dei Medici, hanno pubblicato studi e ricerche su test e trattamenti che sono piu dannosi che benefici.

Il fatto che meno trattamenti risultino in una migliore salute, e che una esagerata cura ci porta a meno salute va contro la convinzione generale della maggior parte dei pazienti che credono che gli screening e i trattamenti diano di per sè beneficio. Questa credenza è rafforzata dalla continua evoluzione di nuove tecnologie e medicinali che hanno raggiunto il mercato negli ultimi 20/30 anni promettendo di prevenire malattie e prolungare la vita delle persone. Molti di noi non ci penserebbero sopra se il nostro medico curante ci consigliasse un test che ha la possibilita di scovare un tumore che si nasconde o un arteria bloccata o un’aritmia cardiaca. Meglio sapere – ed essere trattati – che rischiare; questa è l’idea generale della popolazione.

Per tante persone sane, test portano ad altri test, che possono portare ad interventi basati su un possibile problema che avrebbe potuto risolversi da solo, o addirittura essere innoquo. “I pazienti possono essere facilmente ingannati quando uno screening mostra, o un intervento tratta, una anomalia e la loro salute migliora” dice il Dr Michael Lauer dell’istituto Nazionale del cuore, sangue e polmoni. Anzi, dice Lauer, quella anomalia, potrebbe non essere state la causa del problema o una minaccia per la salute futura del paziente: “tutto cio che avete fatto è classificare in modo scorretto una persona sana come una malata”.

Dai test del PSA, per cancro alla prostata (fatti ogni anno da piu di 20 milioni di uomini negli stati uniti) a operazioni chirurgiche per il mal di schiena cronico, fino a semplici antibiotici per infezioni, test e trattamenti si stanno dimostrando dannosi o addirittura utili tanto quanto un trattamento placebo.

Questa realizzazione giunge in un momento dove la Medicare (programma di assicurazione medica statunitense) è al centro del dibattito per contenere il deficit monetario degli USA, con politici che stanno proponendo di tagliare i costi alzando l’eta minima per l’elegibilita (al momento 65) o addirittura eliminando il programma completamente. Esperti stimano che gli USA spendono centinaia di billioni di dollari ogni anno su procedure mediche che non danno benefici e non hanno un sostanziale rischio, suggerendo che Medicare potrebbe salvare soldi e vite se smettesse di pagare per dei trattamenti così comuni. “C’è una ragione perchè paghiamo quasi il doppio a testa su cure senza nessun miglioramento”, dice il Dr Steven Nissen, il noto cardiologo della clinica di Cleveland. “spendiamo soldi come un marinaio ubriaco in un porto”.

Molte procedure mediche hanno certamente salvato molte vite e alleviato le sofferenze di millioni di perosne. Screening come mammografie possono portare ad un trattamento anticipato di cancro al seno, specialmente per donne con rischi ereditari. Per pazienti oncologici con dolori alla schiena, una risonanza magnetica può dimostrarsi infallibile per trovare metastasi alle ossa, permettendo ai medici di intervenire prima che sia troppo tardi. Tra il 1980 e il 2004 c’è stato un declino del 50% nei decessi per cardiopatie coronariche, grazie a migliori trattamenti e medicinali che riducono il colesterolo e la pressione sanguigna. Almeno 7.300 vite vengono salvate ogni anno grazie alle colonoscopie.

Il dilemma, dice un numero in crescita di medici ed esperti, è che alcuni trattamenti che aiutano determinati pazienti, quando vengono offerti a tutti gli altri sono inutili o addirittura dannosi. Alcuni degli esempi piu disturbanti comprendono la cardiologia, dove almeno 5 grossi studi controllati randomizzati (RCT) hanno analizzato i trattamenti su pazienti, con un cuore stabile, che avevano soltanto un mite dolore al petto. Gli studi paragonano procedure invasive come l’angioplasctica, dove un chirurgo allarga meccanicamente un arteria bloccata, sciogliendo i depositi di grasso chiamati placche; lo stenting, dove il vaso sanguigno viene allargato con dei filamenti metallici; chirurgia di bypass, dove il flusso sanguigno viene “dirottato” attraverso un vaso sanguigno libero. Ogni studio ha trovato che le procedure chirurgiche non hanno migliorato l’indice di sopravvivenza o la qualita di vita piu di un trattamento non invasivo, inclusi medicinali (beta-bloccanti, statine per il colesterolo e cardio-aspirina), esercizi e una dieta più sana. Erano però molto piu costosi: Le operazioni di stenting costano alla Medicare piu di 1.6 billioni di dollari all’anno.

Quando questi studi sono stati publicati, molti cardiologi hanno avuto la stessa reazione che state avendovoi adesso leggendo queste righe. Questi grossi blocchi, che vengono trovati grazie alle TAC e ad altri sistemi di immagini, per tanti anni si pensava fossero la causa di infarti, in verità la maggior parte delle volte non lo erano, ma l’andare a rimuoverli si. Questo è perche quando sciogli questi blocchi con interventi chirurgici si “manda un sacco di residui in piccoli vasi sanguigni rischiando di causare un infarto o un ictus” dice Nortin Hadler, professore di medicina dell’universita del Nord Carolina, il cui libro sul troppo trattamento delle persone anziane, Rethinking aging, sarà publicato il mese prossimo. Molte delle annuali 500,000 operazioni di angioplastica non indispensabili (50,000 dollari l’una) sono fatte su pazienti che potrebbero beneficiare di piu da medicinali, esercizi e diete più sane.

Nuove teconologie a volte hanno reso il problema piu acuto. Dove prima i blocchi arteriosi erano trovati solo con radiografie del torace, ora medici possono usare TAC angiografiche coronarie che mostrano il cuore e le arterie in 3D. Quando questa tecnica fu introdotta 10 anni fa per fare screening su malattie cardiovascolari sembrava quasi un miracolo: la copertina del Time aveva dichiarato che poteva “fermare un infarto prima ancora che accadesse”.“Le notre immagini e test diagnostici sono cosi validi che possiamo vedere cose che prima non potevamo” dice il Dr Lauer. “Ma le nostre abilita di capire quello che stiamo vedendo e sapere se dobbiamo intervenire o meno, non sono aggiornate”.

In uno studio recente, John McEvoy, uno specista del cuore all’Istituto Medico Johns Hopkins, e i suoi colleghi hanno trovato che 1000 pazienti a basso rischio che hanno avuto TAC angiografiche coronarie non hanno avuto meno infarti o decessi nei successivi 18 mesi dei 1000 pazienti che non hanno fatto niente. Ma hanno avuto piu test medicinali e procedure invasive, come stenting, tutte queste hanno un rischio di effetti collaterali complicazioni chirurgiche e addirittura morte. La TAC ha un potenziale effetto collaterale: esponendo i pazienti ad alti livelli di radiazioni, alza il rischi di cancro. “pazienti a basso rischio senza sintomi non beneficiano TAC angiografiche coronarie” dice McEvoy, ma pazienti ad alto rischio con problemi cardiaci si.

Il Dr Nissen della clinica di Cleveland ha visto per primo cosa succede quando medici, armati di troppe informazioni, fanno procedure che risultano essere non necessarie. Nel 2009 una donna di 52 anni con dolori al petto ha fatto un TAC ad un ospedale locale, nè i suoi LDL (colesteroli cattivi) nè le sue proteine C-reattive (un altro fattore indicatore di rischio di malattie cardiache) erano elevati, ma siccome la TAC ha mostrato diverse placche coronarie, i suoi medici hanno fatto una TAC angiografica coronaria. Ci furono delle complicazioni e la donna finì col fare alrte procedure, una delle quali ruppe un’arteria. Eventualmente andò alla clinica di Cleveland per un trapianto di cuore – non perche aveva problemi cardiaci quando il tutto cominciò ma a causa degli interventi susseguiti dopo la TAC.

Il Dr Nissen sconsiglia regolarmente a pazienti asintomatici a basso rischio di fare TAC cardiache, ecocardiogrammi e addirittura test sotto stress; diversi studi dimostrtano che questi esami producono falsi risultati positivi portando a interventi rischiosi. Anche uno scan pulito può portare ad un peggioramento di salute, sopratutto se i pazienti credono di poter poi mangiare quello che vogliono e smettere di fare esercizio fisico. “Ho avuto colleghi mettere su peso dopo uno scan negativo” apparentemente credendo di non essere a rischio di problemi, dice la Dr.ssa Redberg.

Radiologi e altri dottori che diagnosticano dolori alla schiena hanno un’altra versione di TAC: la Risonanza Magnetica. Cosi come la TAC aiuta a vedere meglio il cuore, la RM aiuta a visualizzare meglio la spina dorsale se qualcuno sta soffrendo di mal di schiena senza un motivo ovvio. Una RM negli stati uniti tipicalmente costa 3,000 dollari ed è progettata per trovare tutto, dai dischi protrusi alle ernie espulse a microfratture. L’idea di base è che, trovata qualsiasi di queste cose, si può trattare il problema chirurgicamente, ma c’è un errore fondamentale: test clinici hanno dimostrato che gli interventi chirurgici alla schiena, incluse la vertebroplastica (mettere dello speciale cemento delle microfratture vertebrali) e la fusione spinale, non sono più effeicaci nell’alleviare il normale dolore, del normalissimo riposo e leggero esercizio fisico. Ma come ogni intervento chirurgico ha i suoi rischi. L’anno scorco l’ordine dei medici americano ha dichiarato che “Fare immagini di routine per dolori di schiena non comporta benefici clinici di relativo valore, e può addirittura causare pericoli”. Questo è perche le “anomalie” viste in una risonanza spesso non hanno niente a che fare con il dolore alla schiena (persone senza dolore possono averle lo stesso), ma purtroppo trovare qualcosa su una risonanza o radiografia fa sentire il medico costretto a trovare una soluzione. “Da tanto tempo c’è una credenza errata tra medici, che se si trova qualcosa di diverso da quello che un medico reputa “normale” allora deve essere la causa del problema” dice Hadler.

Il Dr James Goodwin, un geriatra nel ramo medico dell’universita del Texas, cita un esempio estremo di questa credenza scorretta, con il caso di una fragile 84enne alla quale era stato consigliato, dal suo gastroenterologo, di fare un’altra colonoscopia, solo un paio d’anni dopo quella precedente che era pulita. Questa donna mori quando la procedura perforò il suo colon. Anche se questo risultato è estremamente raro la raccomandazione del gastroenterologo che ha portato alla morte della donna è troppo comune dice Goodwin, anche se gruppi di esperti sconsigliano colonoscopie per chiunque abbia superato i 75 anni o che hanno avuto un risultato pulito nei 10 anni precedenti, dice che era stupito quando i suoi pazienti geriatrici continuavano a ricevere “promemoria” dai loro gastroenterologi dicendo che era ora di un’altra colonoscopia 7 o 5 o anche 2 anni dopo quella precedente che era pulita.

Curioso e preoccupato Goodwin fece uno studio su pazienti Medicare. Il 46% dei pazienti aveva ricevuto una colonoscopia meno di 7 anni dopo una precedentemente risultata pulita, e per peggiorare ancora di piu le cose la maggior parte di loro aveva superato gli 80 anni.

Un altra credenza scorretta è che se un trattamento funziona su un caso severo i medici pensano che funzionerà anche in un caso piu moderato ma questa non è necessariamente vero. Gli antidepressivi, per esempio, hanno mostrato buoni risultati in RCT per casi intensi di depressione ma non per casi moderati o leggeri, nonostante ciò sono ancora prescritti per queste condizioni. I medicinali chiamati inibitori della pompa protonica (PPI) sono effettivi sul riflusso gastrico, rare malattie esofagee e alcune ulcere, ma almeno la metà, e possibilmente il 70% delle 113millioni di prescrizioni per PPI ogni anno sono per condizioni che non ricevono beneficio, come semplici mal di stomaco. I PPI possono causare fratture ossee, severe infezioni batteriche e pneumonia. Millioni di persone sono messe a rischio senza necessità, e questa è una delle ragioni per il quale gli stati uniti pagano ogni anno 200 billioni di dollari per trattare gli effetti colaterali dei medicinali.

Lo stesso ragionamento vale per le statine, i comuni medicinali che abbassano il colesterolo. Ci sono prove che le statine aiutano persone con sia il colesterolo alto sia problemi cardiaci ma non quelli con solo il colesterolo alto. Questi medicinali sono comunque ampiamente prescritti a pazienti che cadono nella seconda categoria, nonostante gli effetti collaterali come malattie muscolari severe presenti in fino al 20% dei pazienti. Similarmente, la terapia per la risincronizzzazione cardiaca, un pacemaker particolare che fa battere il ventricolo destro e sinistro contemporaneamente, puo salvare la vita di un paziente con insufficenza cardiaca congestiva i quali ventricoli sono fuori ritmo di più di 150millisecondi. Allo stesso tempo però lo stesso pacemaker viene dato anche a pazienti con un arritmia tra i 120 e i 150 millisecondi.

In uno studio publicato questo mese sugli Archivi di medicina interna, il Dr Smith ha annunciato la prima lista di test e trattamenti da eliminare completamente per alcuni pazienti e alcuni disturbi: antibiotici per sinusiti, investigazioni con radiazioni per dolori alla schiena, test osteoporotici per donne al di sotto dei 65 anni di eta ed elettrocardiogrammi e altri screening cardiaci in pazienti a basso rischio. Anche esami del sangue per adulti sani sono sulla lista. Al giorno d’oggi esami del sangue completi misurano circa 15 tipi diversi di proteine, enzimi e lipidi. Però per puro caso se vengono analizzate 20 cose diverse le possibilita che almeno uno dei valori sia “fuori dalla norma” sono alti, molto spesso anche a causa di un errore umano nel laboratorio.

Molti dottori non recepiscono il messaggio relativo alle cure inutili e dannose. Medicare li paga piu di 100 millioni di dollari all’anno per screening di colonoscopie; circa il 40% sono per persone alle quali verra fatto quasi certamente piu danno che beneficio. Interventi chirurgici al ginocchio in artroscopia per artrite sono effettuati circa 650,000 volte all’anno; studi dimostrano che anche questo non è piu efficente di un trattamento placebo, nonostante ciò queste operazioni sono pagate da cittadini che pagano le tasse e assicurazioni private. Molti grandi studi, incluso lo “Studio delle Arterie Occluse” del 2006 ha dimostrato che inserendo uno stent per aprire un arteria bloccata, piu di 24 ore dopo un attacco di cuore, paragonandolo a una cura di solo medicinali, non migliora l’indice di sopravvivenza o riduce il rischio di un futuro attacco, queste cosa è pero fatta 100,000 volte all’anno, stimati ricercatori guidati dalla Dr.ssa Judith Hochman, cardiologa all universita di NY. “stiamo uccidendo piu persone di quelle che stiamo salvando con queste procedure” dice Dr Goodwin “è un semplice dato di fatto”.

L’importanza di mantenersi controllati regolarmente

Quante volte avete sentito questa frase? Se siete dottori quante volte avete chiesto a un vostro paziente perché non era più venuto a farsi controllare e lui ha risposto cosi? Se siete paziente quante volte hanno magari fatto a voi questa domanda e voi avete risposto cosi? In queste prossime righe vorrei far capire il perché è importante mantenersi controllati regolarmente da un chiropratico, anche se non si hanno dolori.

Viviamo in un mondo in cui la maggior parte della gente non ascolta il proprio corpo, e agisce solo quando si accorge che c’è qualcosa che non va, perché il dolore diventa davvero insopportabile; ebbene quando sentiamo dolore, non è altro che il nostro corpo, che sta cercando di dirci cosa c’è che non va; però è anche vero che quando c’è dolore, è perché è successo qualcosa che si sarebbe potuto evitare.

Lo sapevate che la maggior parte dei “blocchi” che abbiamo sono silenti e non causano dolore?…io stesso mentre sono qui a digitare queste parole devo ammettere che sono seduto in una posizione non tanto corretta e probabilmente i miei muscoli stanno lavorando male facendomi correre il rischio di sovraccaricare la mia schiena e bloccarmi, però ne ho la consapevolezza, e soprattutto mi faccio controllare regolarmente.

La differenza è tutta lì e consiste nell’essere consapevoli di quelle piccole e semplici cose che possono aiutare nella vita di tutti i giorni; per esempio quanti uomini tengono il portafogli nella tasca posteriore dei pantaloni? Lo sapevate che la pressione che questo esercita sui muscoli e sul nervo sciatico riproduce gli stessi sintomi di una protrusione discale o della sciatica? Ebbene si! Invece che imbottirsi di antidolorifici per i dolori alla schiena basta una semplice “portafogliectomia” (rimuovere il portafogli dalla tasca posteriore dei pantaloni e iniziare a portarlo in una qualsiasi altra tasca della giacca) e vedrete che i dolori si dimezzeranno in breve tempo. Un altro “brutto vizio” che ha la maggior parte delle donne, è quello di tenere le gambe sempre accavallate; questo non solo può causare una torsione del bacino, ma addirittura può influire sulla circolazione sanguigna delle gambe facendo diminuire la sensibilità e rendendo più difficile l’afflusso di sangue ossigenato.

Qualsiasi chiropratico può darvi questi consigli, basta solo farvi controllare, il problema è che se queste cose non ci vengono dette non possiamo immaginarle.

Il primo intervento contro i dolori nella maggior parte dei casi è sempre farmacologico (antidolorifici, antiinfiammatori) i quali, mascherando il dolore, ci permettono di andare avanti, come se niente fosse, con la nostra vita e le nostre attività quotidiane; il problema però, è quando l’effetto svanisce e noi stiamo peggio di prima, perché non avendo avuto il dolore a “limitarci” nelle comuni attività giornaliere abbiamo vissuto la nostra giornata pensando che il problema fosse magicamente sparito.

Quando un medico o uno specialista della salute (qualsiasi esso sia) vi dice “questo farmaco ti cura questo” oppure “vieni che ti curo questo facendo così” sbaglia già in partenza perché l’unica cosa che fa guarire il nostro corpo è il corpo stesso e i chiropratici aiutano il corpo a guarire più in fretta.

Il vostro chiropratico è in grado di trovare quei problemi nascosti che se lasciati intrattati causerebbero un sovraccarico del sistema neuromusculoscheletrico trasformandosi in qualcosa di più grave; anatomicamente parlando i muscoli sono ancorati alle ossa, se le ossa sono fuori posto il sistema nervoso comunica male e i muscoli fanno fatica a lavorare correttamente, si infiammano e sentiamo dolore; possiamo rilassare il muscolo in questione con massaggi o altre terapie manuali o farmacologiche ma se il tutto è iniziato a causa dell’osso fuori posto il problema si ripresenterà ogni volta che riutilizzeremo quel muscolo.

Quello che io personalmente cerco di instaurare nei miei pazienti è la consapevolezza del proprio corpo, delle proprie azioni e della propria postura perché quelli di voi che mi conoscono sapranno che una delle mie frasi preferite è “Non è importante COSA facciamo ma COME lo facciamo”. Non esiste niente al mondo che “fa male fare”, una cosa fa male solo se viene fatta male; tendiamo sempre ad associare i dolori ad un’azione brusca e pesante (ad esempio sollevare uno scatolone pesante o fare uno sforzo eccessivo) quando invece per anni e anni abbiamo fatto anche il piu comune dei movimenti (come alzarci dal letto la mattina o stare davanti al pc) in modo sbagliato.

Ricordate che tra il NON AVERE DOLORE e lo STARE BENE c’è una grandissima differenza…dipende tutto da voi, volete non avere dolore o volete stare bene? Se la risposta è stare bene allora prendete appuntamento dal vostro chiropratico o da quello di un vostro familiare/amico e fatevi controllare perché mentre leggete queste mie righe potete stare bene…ma non sapete quanto meglio potreste stare

Joseph Luraschi DC