Posture sonno

«Se si dorme adottando posture sbagliate, ci si sveglia più stanchi di quando si va a letto»

È una sensazione tutt’altro che rara, provata almeno una volta da quella moltitudine di persone che tende a non badare a piccoli accorgimenti che non solo rendono migliore il sonno, ma contribuiscono a evitare determinati disturbi che possono interessare il sistema muscoloscheletrico. Se a minime accortezze si accompagno materassi e cuscini adeguati, uniti a trattamenti chiropratici, la formula per dormire bene è garantita.

I consigli di Joseph Luraschi, chiropratico attivo a Milano e Caronno Pertusella, in provincia di Como.

Dottore, iniziamo dalle posture sconsigliate.

La posizione peggiore è stendersi sul letto a pancia in giù. In questo modo, il collo tende a ruotare totalmente a destra o a sinistra, proprio come avviene sul lettino prendisole d’estate.

Ed è per questo che tanti pazienti tornano dalle vacanze con mal di schiena e mal di collo. È per evitare disturbi a livello cervicale che il lettino utilizzatodal chiropratico ha un buco alla sua sommità. Poi, sconsiglio anche di prendere sonno in posizione supina, soprattutto dopo una cena abbondante.

Per chi, però, preferisce dormire in questa posizione, ci sono diverse indicazioni da seguire.

E cioè?

Bisognerebbe mettere un cuscino sotto le cosce, non oltre le ginocchia. In questo modo, si allentano i muscoli addominali, i flessori delle anche e la colonna lombare.

Altre indicazioni?

Consiglio sempre di dormire su un fianco, posizionando un cuscino o un asciugamano arrotolato tra le ginocchia.

Questo perché, durante il sonno, la gamba che non sta appoggiata al materasso, tende a scendere, facendo sbilanciare il bacino e perdere l’equilibrio a tutto il corpo mettendo la schiena in rotazione e quindi in torsione. Con questo accorgimento, le gambe rimangono allineate, evitando la torsione del bacino e della schiena.

Inoltre, per chi dorme su un fianco, in posizione fetale, sarebbe meglio stendersi sulla parte sinistra, perché in questa maniera lo stomaco lavora più facilmente, in quanto i succhi gastrici ristagnano e non disturbano il sonno.

Quali possono essere le conseguenze delle posture errate?

Chi dorme a pancia in giù, potrebbe avere dei problemi al livello del collo e del bacino.  In quella posizione, infatti, le gambe tendono a mettersi a mo’ di rana, provocando la torsione totale della schiena.

In generale, i disturbi più comuni sono il torcicollo, il mal di testa, il mal di schiena e tensioni a livello muscolare. Certe problematiche possono incombere anche per altri motivi, legati alla scelta del materasso e del cuscino.

La loro selezione è fondamentale?

Certo. Passiamo quasi la metà della nostra vita a letto quindi è importante “non risparmiare” e fare la scelta giusta non dettata dal marketing.

È importantissimo dormire sempre con il cuscino. Non bisogna mai farlo senza o usandone due. Il cuscino deve sopportare la lordosi cervicale e per questo deve essere scelto in base all’anatomia del collo ed eventuali problemi a livello cervicale.

Per quanto riguarda il materasso, consiglio di evitare quelli prodotti interamente in lattice e in memory perché tendono a ostacolare la traspirazione.

Dunque, si suda e non c’è risposta sulla schiena. Un fatto interessante a livello neurologico è che il cervello interpreta il “troppo rilassamento” come una situazione anomala di pericolo e mantiene i muscoli posturali contratti come se fosse sul “chi va la?” I migliori sono quelli rigidi a molle che accompagnano i movimenti della persona durante il sonno. Ovviamente, il materasso deve essere associato a una buona struttura con doghe in legno.

Come può intervenire la chiropratica per chi ha problemi di postura?

Aiutando il riallineamento del sistema muscolo-scheletrico, alla cui base c’è anche un discorso di funzionalità.

Quando dormiamo, il battito cardiaco rallenta, i muscoli tendono a raffreddarsi e indurirsi e la pressione del sangue si abbassa, provocando spesso i crampi. Quindi, se le ossa sono fuori posto e se il muscolo che vi è ancorato cerca di accorciarsi, ci si fa male. A quel punto tutto il corpo è in tensione e ci si sveglia con i crampi.

In questi casi, la chiropratica ti allinea e ti rimette in equilibrio.

E dopo?

Quasi tutti i pazienti, dopo la prima seduta, dormono come sassi, perché il corpo si deve totalmente ricalibrare: con un reset chiropratico i neuroni si accendono e i cambiamenti neurologici sono enormi. Se i problemi insorgono soprattutto la mattina, quando ci si sveglia, servirebbe un controllo dal chiropratico di fiducia, perchè i disturbi potrebbero essere connessi alla postura notturna e alla scelta del letto.

 

Dr. Joseph Luraschi

Cervicale
Faccette articolari
colpo della strega

L’aiuto del chiropratico

A chi non è mai capitato di subire un colpo della strega o di conoscere qualcuno a cui è successo? La maggior parte delle persone crede che questo blocco sia causato da ernie o movimenti bruschi o sollevamenti pesanti, ma questo è un vero e proprio luogo comune. Con questo articolo proveremo a spiegare cosa succede a livello fisiologico, muscolare/ meccanico e soprattutto neurologico, quando ci si blocca.

Prima però un po’ di definizioni:

Il colpo della strega è la comparsa improvvisa di un dolore acuto, nella parte solitamente lombare della colonna, che compare di colpo in seguito a movimenti insoliti, forzati, troppo intensi o mal controllati. Parte dal tratto lombare o sacrale della colonna, come una sensazione di pesantezza, di fitta, che s’irradia generalmente verso il gluteo, o in casi più gravi lungo il retro della gamba. Si associa a un’importante contrattura riflessa della muscolatura lombare attorno alle vertebre, che blocca i movimenti. Tutti i chiropratici hanno avuto a che fare, o avranno a che fare con pazienti che arrivano in studio “piegati” dal dolore, dicendo di soffrire di colpo della strega dopo aver fatto un movimento strano… molto spesso senza aver necessariamente sollevato un peso. Il blocco è, in realtà, causato da uno spasmo muscolare che serve a proteggere le vertebre e i nervi. Il colpo della strega in realtà è un meccanismo difensivo del corpo che serve a evitare che le ossa si spostino e danneggino i delicati tessuti nervosi che collegano il cervello al resto del corpo.

Ma perché avviene questo?

Dal punto di vista fisiologico le cause del colpo della strega vanno ricercate, oltre che nella mancanza di elasticità della muscolatura paravertebrale, in patologie che colpiscono le strutture vertebrali presenti in questa zona. Non è un discorso di peso sollevato, ci sono persone che si bloccano con uno starnuto particolarmente forte, o semplicemente chinandosi per mettersi le calze. Un momento particolarmente delicato è la mattina, appena svegliati, è consigliabile sedersi sul bordo del letto e appoggiare i piedi per terra e aspettare qualche minuto prima di attivare i muscoli della schiena e tirarsi in piedi. Dal punto di vista neurologico è un discorso di coordinazione muscolare. Il cervello controlla tutti i muscoli posturali di cui non ne abbiamo il diretto controllo volontario. La stabilità della colonna è mantenuta da un delicato equilibrio di muscoli che si contraggono e si rilassano con un sistema di feedback e di informazioni che il cervello riceve costantemente da ogni singola cellula del nostro corpo. Quando questo equilibrio e questa stabilità vengono a mancare il cervello manda un messaggio, un ordine di contrazione al muscolo sbagliato e si verifica il blocco.

Cosa fare nel caso di colpo della strega?

Innanzitutto rimanere calmi e tranquilli senza agitarsi e causare ulteriori danni alla propria muscolatura, cercare di mettersi seduti o sdraiati con le gambe leggermente sollevate. Il riposo è la prima forma di terapia da adottare, questo può essere necessario dalle 12 alle 48 ore in base alla gravità della contrattura. È utile fare delle applicazioni di caldo e di freddo alternando, il caldo per creare vasodilatazione e rilassare la muscolatura contratta e il freddo per causare vasocostrizione, diminuire l’infiammazione e anestetizzare leggermente la zona dolorante. L’intervento del chiropratico è poi fondamentale per riallineare la colonna e rimuovere quelle interferenze nel sistema nervoso che probabilmente hanno causato il blocco in primis. ATTENZIONE! Tutti questi suggerimenti aiutano a rimuovere il dolore e a recuperare dalla situazione di blocco ma non garantiscono la ricomparsa del problema se non si corregge la causa e non si rinforzano quei muscoli posturali profondi responsabili della stabilizzazione della colonna.

Concludiamo parlando di prevenzione

L’attività fisica gioca un ruolo fondamentale nella salute giornaliera e nel benessere della colonna vertebrale. Senza dimenticarci di una corretta alimentazione e di un’abbondante idratazione. Rinforzare i muscoli addominali con degli esercizi a corpo libero a terra e dello stretching regolare può minimizzare la possibilità di rimanere bloccati con la schiena. Altre abitudini da evitare sono il dormire a pancia in giù, stare seduti troppo tempo nella stessa posizione e accavallare le gambe. E la cosa più importante di tutti rimane comunque il farsi controllare regolarmente dal proprio chiropratico. 

Dr. Joseph Luraschi